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Pino Daniele, emoziona e sconvolge per tre ore con “la band di amici” ma lascia un po’ di amaro in bocca

Pino Daniele, emoziona e sconvolge per tre ore con “la band di amici” ma lascia un po’ di amaro in bocca

(CFN) NAPOLI – I napoletani aspettavano da tempo questo concerto evento ed alla fine è arrivato. Pino Daniele è tornato a cantare nella sua città accompagnato da una band di musicisti di tutto rispetto, di ogni età, dai veterani Osanna al giovanissimo Clementino le diverse generazioni sono coinvolte tutte.
A giungere al Palapartenope oltre tremila fans da tutto il sud in particolare, ovviamente dalla Campania. Tre delle cinque date sono già esaurite. Pochi i posti rimasti per le date del 4 e 5 gennaio.
Ad aprire le “danze” la Nuova Compagnia di Canto Popolare con “Tammurriata nera” e subito dopo “il messia”, dalla saggia capigliatura bianca, appare sul palco. La serata scorre fluida per circa tre ore nelle quali vengono suonati i quasi 40 brani tra classici e meno classici del grande Pino che ha suonato con una superband composta sopratutto da vecchi amici come James Senese, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Tony Esposito e Tullio De Piscopo, la NCCP, Teresa De Sio, Lina Sastri, Eugenio Bennato, gli Almamegretta con Raiz, Enzo Gragnaniello, Jenny Sorrenti, gli Osanna, Toni Cercola, Antonio Onorato, Ernesto Vitolo, Agostino Marangolo, Gigi De Rienzo, Rosario Jermano, Elisabetta Serio, ma anche Clementino, gli ’A67 ed il fratello Nello Daniele.
Inutile riportare tutti i brani eseguiti che hanno generato brividi e forti emozioni ma, per alcuni di questi, è inevitabile farlo.
“Terra mia” cantata in coppia con Fausta Vetere, con Lina Sastri “Assaje” e “O ssaje comme fa’ ’o core”, recitata e cantata in maggio a Troisi, con Teresa De Sio “Quanno chiove” ma anche “Voglia ’e turnà”, con un De piscopo in piena forma e gli ‘A67 uno “Stop bajon” tra rap e rock, “’Io so’ cuntento ’e sta” con Senese che non si smentisce mai, “’Na bella vita” e “Sanacore” con gli Almamegretta e Gragnaniello. Incredibile le performance e l’incrocio generazionale fra gli Osanna, Tony Esposito e Clementino. Toccante l’abbraccio con il fratello Nello sulle note di “Ie sto vicino a te”. Dulcis in fundo gran finale con “Tutta n’ata storia”.
Tutto bello, bellissimo, emozionante e adrenalinico. Peccato, però, che Pino si sia ricordato della sua città, e dei suoi amici, solo adesso. Tutto sommato 15mila fan in cinque date non sono poi tanti. Avrebbe potuto “regalare” alla sua città un capodanno, probabilmente, con 50mila persone in piazza. Una città, Napoli che molto gli ha dato, e che avrebbe bisogno, in momento difficile come questo, di ricevere qualcosa in cambio da un figlio che è andato via mentre altri sono rimasti in trincea testardamente a combattere.
Per le emozioni vissute ieri sera i ringraziamenti doverosi vanno sopratutto alla “banda” di amici che lo hanno accompagnato e che, con umiltà, si sono esibiti in uno straordinario spettacolo musicale ma anche dando luogo ad formidabile evento traversalgenerazionale.(CFN)

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