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Cumana, da Pozzuoli un appello al governatore De Luca

Cumana, da Pozzuoli un appello al governatore De Luca

(CFN) POZZUOLI – Da Pozzuoli un appello accorato al neo presidente della Regione Campania per trovare una soluzione a disservizi e discriminazioni della Cumana. Da un cittadino puteolano una richiesta accorata di equità ed alcune proposte:

Egr. Presidente,
la nuova struttura tariffaria penalizza inspiegabilmente e fortemente gli utenti della zona Flegrea. Pozzuoli e Quarto sono gli unici due Comuni confinanti con la città di Napoli ad essere passati dalla fascia U1 a quella Na2, mentre Bacoli e Monte di Procida dalla U2 a quella Na3. Ciò ha comportato esorbitanti aumenti (fino al 50% circa) non solo del biglietto integrato TIC (che sostituisce l’Unico Campania), ma anche del “neonato” Aziendale (non più a tempo, ma valevole per singola corsa su singola azienda) per gli spostamenti da e verso Napoli ed in alcuni casi anche per gli spostamenti urbani ed extra urbani passanti per Napoli. Gli aumenti, anche se percentualmente in forma più lieve ma comunque elevati in valore assoluto, si registrano anche per i rispettivi abbonamenti mensili ed annuali. Inoltre, per tutti gli utenti della ex-Provincia sono state eliminate le formule “Giornaliero” e “Giornaliero Week End”.
A fronte dell’aumento tariffario, gli utenti della zona Flegrea (e non solo) si ritrovano un servizio di trasporto sempre più scadente come attestato anche dal rapporto “Pendolaria 2014”, che classifica “Cumana” e “Circumflegrea” (circa 45.000 passeggeri giornalieri) tra le dieci peggiori linee per pendolari d’Italia. Problemi di sovraffollamento, ritardi e soppressione corse sono all’ordine del giorno, c’è poi lo stato di degrado e fatiscenza di molte stazioni, abbandonate e vandalizzate, ed in parte sprovviste di biglietteria o di obliteratrici, dispositivi per l’accesso ai disabili e di qualsiasi sistema d’informazione in tempo reale per gli utenti. Problemi si registrano anche a causa dei numerosi tagli alle corse della linea 2 metropolitana.
Tutto questo rischia di trasformare le periferie napoletane, ed in particolare quella flegrea, in aree sempre più lontane dal capoluogo proprio quando si sta avviando, attraverso la città Metropolitana, il progetto della Grande Napoli. E’ un evidente controsenso.
Mi rendo conto che per cambiare lo stato delle cose è necessario un lungo, costoso e complesso processo di rivisitazione del trasporto regionale, c’è una cosa che però può essere fatta immediatamente senza dispendio di risorse: portare Pozzuoli e Quarto in fascia tariffaria Na1 e Bacoli e Monte di Procida in quella Na2 e garantire un funzionamento regolare.
Di seguito un elenco di altre cose che a mio avviso andrebbero fatte per migliorare la situazione:
1. Monitorare ed accelerare il processo (in corso) di acquisto e di revamping dei treni che per le linee flegree avrebbe dovuto già essersi concluso (come da piani EAV);
2. Eliminare le barriere architettoniche e garantire l’accessibilità ai treni in tutte le stazioni per le persone con ridotta capacità motoria;
3. Dotare tutte le stazioni di distributori biglietti e curarne igiene e decoro;
4. Garantire maggiore sicurezza nelle stazioni e a bordo treno mediante video sorveglianza e vigilanti (almeno nei week end);
5. Accelerare il ripristino in corso della navetta Bagnoli-Montesanto (linea “Cumana”) e valutare la possibilità di estendere il servizio fino a Pozzuoli al fine di ridurre i tempi di attesa (o comunque prevedere il doppio convoglio negli orari di punta per evitare l’inaccettabile sovraffollamento attuale);
6. Ripristinare la tratta Licola-Torregavata della Circumflegrea o almeno ripristinare la navetta su gomma di collegamento tra le suddette stazioni. Ciò garantirebbe numerosi vantaggi tra cui la possibilità di poter recarsi con facilità al sito Archeologico Di Cuma, il primo insediamento greco in Campania e probabilmente dell’intera penisola. Oggi è davvero arduo poterlo raggiungere con mezzi pubblici;
7. Estensione degli orari di servizio: nei week end invernali fino alle 24:00 ed in quelli estivi fino alle 02:00 (anche se con frequenza ridotta). Ciò permetterebbe a molti giovani di poter lasciare a casa l’automobile e di godersi con più tranquillità la serata con conseguente diminuzione del traffico in tutta l’area flegrea e napoletana.”

Lettera firmata