Pozzuoli riparte dal Rione Terra che diventa un brand, anche se con futuro incerto

(CFN) POZZUOLI – Il futuro della cittadina, fulcro dei Campi Flegrei, è stato sintetizzato in un logo che sarà anche il brand.
Il logo rappresenta gli elementi tipici dell’antica rocca puteolana, portati all’essenziale: la rampa, che congiunge il mare alla sommità; la cupola, simbolo della cristianità che ingloba le rovine di un antico tempio romano; le arcate dei potenti contrafforti delle murate ed “è estremamente diretto e identitario ed è di facile applicazione e riconoscibilità.” asseriscono gli ideatori.
“Questo è un punto di partenza, ma è anche il risultato di un gioco di squadra. – ha dichiarato il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia – Il logo sarà il simbolo del Rione Terra e accompagnerà tutte le azioni di valorizzazione che qui si realizzeranno. A partire dal bando per la gestione del patrimonio immobiliare dell’antica rocca, che stiamo per lanciare e che ne farà un polo attrattivo e uno straordinario volano per l’economia cittadina e di tutto il territorio. Per giungere qui – continua il sindaco Figliolia – dove siamo abbiamo lavorato tanto in questi lunghi dieci, ma abbiamo ottenuto i risultati che volevamo grazie alla collaborazione di tanti, a partire dai consiglieri comunali e dagli assessori.” ha dichiarato Vincenzo Figliolia.
“Da un punto di vista culturale questo luogo rappresenterà una attrazione straordinaria per quanto può offrire in un così ristretto ambito – ha dichiarato l’assessore alla Cultura e al Turismo Stefania De Fraia – Ricordiamo che ci sono anche una cattedrale con caratteristiche uniche e un museo diocesano, al quale si aggiungerà presto un museo civico archeologico, che sarà curato del Parco archeologico del Campi Flegrei.”.
Un punto di arrivo di un percorso iniziato poco dopo il terremoto del 1970 e durato cinquanta lunghi anni. Un punto di partenza dove vengono riposte aspettative e speranze, infrante fino a ieri. Ma il futuro della millenaria cittadina flegrea non è esente da foschie e perplessità.
Il tunnel di collegamento Tangenziale-Porto, che doveva essere terminato e attivo già dalla fine del 2016. I tempi di entrata in funzione si sono allungati così come sono lievitati i costi che prevedevano uno stanziamento di 120milioni di euro e che ad oggi non è dato sapere quanto ammonta il costo dell’opera finale. Un tunnel che collegherà la parte alta della città dove ci sono i principali svincoli viari con il porto che, secondo un progetto, sarà arretrato rispetto al centro storico e sarà più vicino all’area ex Sofer. Altro punto dolente e monumento post industriale che da troppi anni attende una contesa quanto discutibile riconversione. Oggi come dieci anni fa siamo ancora riflettere circa la destinazione d’uso che dovrebbe essere un misto fra commerciale, residenziale e turistico ricettivo con annesso porticciolo turistico. Sembrerebbe tutto molto chiaro ma le percentuali di incidenza dei diversi elementi hanno il loro peso e le riflessioni sono lunghe e le decisioni difficili da prendere: frattanto è passato infruttuosamente almeno un decennio. Troppo tempo per le nuove generazioni che impazienti dei tempi della politica hanno preferito migrare.
Il consesso civico, intanto, ha dettato le linee guida del bando europeo, di prossima pubblicazione, per assegnare a privato gestore unico la rocca millenaria del Rione Terra che comprende: 15 botteghe, 2 bar, 1 ristorante e 84 camere d’albergo per complessivi 185 posti letto.
“L’obiettivo – dichiara il sindaco Figliolia – è di completare la parte restante entro la fine del 2024, al massimo per l’estate del 2025”.
Sulla scorta del vissuto difficile riporre fondate speranze sul futuro.(CFN)